INTRODUZIONE

Nel 2022 è nato il progetto molto interessante: “Searas com Biodiversidade: Salvemos a águia-caçadeira” (Coltivazioni con Biodiversità: Salviamo l’Albanella Minore) per tutelare la specie dell’Albanella Minore sul suolo nazionale portoghese. L’iniziativa ricongiunge a lavorare insieme per un fine unico vari enti: il Clube de Produtores Continente (CPC), l’Associação Nacional de Produtores de Proteaginosas, Oleaginosas e Cereais (ANPOC), il Centro de Investigação em Biodiversidade e Recursos Genéticos (CIBIO/BIOPOLIS) da Universidade do Porto e l’associazione Palombar – Conservação da Natureza e do Património Rural.

Documentario di Palombar, intitolato: “Proteger a rapina das searas”

In questo articolo cercherò di illustrare in maniera semplice ed essenziale il progetto e la vita di questa specie tanto bella quanto a rischio.

  • IL CENTRO DEL PROGETTO:

Il progetto attuato in questi anni in Portogallo s’interessa principalmente della specie Aguia cacadeira (Circus pygargus), nome comune italiano: Albanella minore.

L’albanella minore è un rapace di media taglia con coda e ali allungate. Si può osservare facilmente durate il momento della caccia. È solito sorvolare ambienti di diverso tipo: dalle zone paludose ai campi aridi non lavorati o coltivi.

Il volo è composto da un rapido movimento di ali prima di iniziare la planata verso la preda scelta. Le ali, durante questo atto, rimangono leggermente sollevate rendendo i movimenti eleganti come se stesse danzando.

  • DESCRIZIONE DELLA SPECIE:

LA NIDIFICAZIONE

La nidificazione, di questa specie avviene all’interno di campi coltivi, per lo più a grano, a maggese o in zone di macchia arbustiva. Questa caratteristica è anche la ragione che rende la specie a rischio e che ha causato il suo drastico calo demografico.

L’Albanella emigra ogni inverno verso l’Africa per poi ritornare in area europea per trascorrere i mesi più caldi e nidificare. La sua distribuzione ricopre quasi tutta la superficie dell’Europa continentale. È presente in Italia, soprattutto nell’Appennino centro orientale e in Portogallo è distribuito in particolar modo in due regioni: nell’interiore dell’Alentejo e nel Nord Est del Paese. Entrambe le aree presentano le caratteristiche ottimali per la vita: ampi spazi aperti coltivi o incolti.

Gli esemplari anellati o tracciati tramite gps hanno dimostrato una continuità tra la meta di svernamento africano e il ritorno in Europa ogni primavera.

BIOLOGIA DI RIPRODUZIONE=

I nidi di questo rapace sono costruiti in luoghi isolati: tra l’erba oppure all’interno di bassi arbusti. Ciononostante non è raro incontrare colonie di nidi dal nord al sud del Paese. Per esempio nel 1992 nella zona di Castro Verde (Centro sud del Paese) sono state censite diverse colonie di nidi composte da oltre 10 nidi. La distanza tra un nido e l’altro varia da qualche decina di metri fino ad un minimo di 9 metri. A luglio dello steso anno sono stati avvistati addirittura fino a 75 individui nei pressi di una di queste colonie.

La femmina adulta depone di media 4 – 5 uova, l’incubazione può durare anche più di 30 giorni. Tra il 35 e il 40esimo giorno di vita i piccoli sono in grado di volare e diventano autonomi 10 / 14 giorni dopo.

(cit. Aves de Portugal : ornitologia do território continental / Paulo Catry; Rafael Matias; António Teixeira; rev. Conceição Candeias. – Lisboa : Assírio & Alvim, 2010; Cap. águia-caçadeira (Circus pygargus); pagg 286-290)

Nel caso di esito negativo della prima covata, la femmina si cimenterà in una seconda. Quest’ultima è quella più problematica per vari fattori, per esempio:

  1. A giugno avviene la mietitura dell’erba (fetta ampia di habitat ideali per la nidificazione). In estate inoltrata sono presenti solo i campi di grano, anch’essi però prossimi alla mietitura. Questi sono meno consoni alle esigenze dell’Albanella in quanto il campo di grano è meno variegato e fitto rispetto ad un campo a maggese.
  2. Il caldo rigido dei mesi centrali dell’estate provoca un grande rischio di disidratazione per i piccoli appena nati, i quali provvedono ad idratarsi solo tramite il cibo fornito dalla caccia.
  3. Il clima così rigido di questi mesi diminuisce l’efficacia della caccia dei genitori.

Per questi motivi la stima dei morti precoci o delle uova non schiuse della seconda covata è stimata al 90% degli esemplari.

L’emigrazione verso l’Africa avviene abbastanza precocemente, già da metà agosto i primi esemplari superano lo stretto di Gibilterra. Fin dal primo anno di vita i piccoli devono affrontare la migrazione verso l’Africa in autonomia.

Curiosità= alcuni esemplari tracciati con il gps, hanno eseguito la traversata in circa 48 ore e alcuni si sono spinti fino dei picchi di altitudine di circa 1000 metri.

Il ritorno avviene in genere da metà aprile a maggio, nelle nidificazioni nel nord del Portogallo la posa delle uova può avvenire da metà aprile a metà maggio. In Portogallo possono essere avvistati durante il periodo di migrazione anche esemplari insediati negli stati più settentrionali dell’Europa come in Inghilterra o in Francia.

ALIMENTAZIONE= La dieta dell’Albanella Minore è composta principalmente da uccelli e ortotteri (insetti di piccola dimensione come cavallette e grilli) ma anche da tutti piccoli rettili e mammiferi che abitano negli stessi habitat delle zone nidificate. Durante il primo periodo di vita dei cuccioli il maschio si occupa della caccia mentre la femmina rimane al nido per proteggere i piccoli. Quando il maschio si avvicina al nido con la preda, la femmina esce in volo e in aria avviene lo scambio di cibo.

(cit. Aves de Portugal : ornitologia do território continental / Paulo Catry; Rafael Matias; António Teixeira; rev. Conceição Candeias. – Lisboa : Assírio & Alvim, 2010; Cap. águia-caçadeira (Circus pygargus); pagg 286-290)

IDENTIFICAZIONE= distinguere il maschio dalla femmina è molto semplice. Il primo, infatti, presenta un piumaggio superiore decisamente grigio con sfumature azzurrastre. Il dorso anch’esso grigio mentre le ali una volta aperte presentano una “striscia” centrala grigia chiara, quasi bianca con una piccola cintura nera perpendicolare al corpo e l’estrema punta è anch’essa nera scura.

La femmina invece presenta un piumaggio di sfumature marroni. Il dorso è scuro con tratti chiari a strisce sulla nuca e segmenti di piumaggio neri sulla coda. Il corpo e il piumaggio alare interiore sono di colore disomogeneo alternando colori chiari a piume di varie tonalità di marrone.

Da giovane il busto è di un marroncino chiaro con le ali a righe bianche e nere scure.

(estratto da: Guia de Aves, O Guia de Campo mais completo das Aves de Portugal e da Europa, editor: Assírio & Alvim, março de 2022)

STORIA E EVOLUZIONE DELLA SPECIE IN PORTOGALLO=

All’inizio del XX secolo l’albanella minore era fortemente insediata nel Portogallo. Nel decennio del 1930 – 1940 lo stato portoghese portò avanti una politica di forte incremento delle campagne del grano. Questo portò ad un aumento degli habitat appetibili per la nidificazione e forse quindi, ad un aumento effettivo della popolazione (sono solo supposizioni perché non vi sono studi effettuati in quei anni). Dopo un solo decennio l’area occupata dai cereali si ridusse notevolmente avviando un notevole cambiamento del suolo e del territorio. Iniziò un periodo di forestazione e le tecniche agricole iniziarono il percorso di lavorazione intensiva del suolo con numerosi nuovi sistemi d’irrigazione meccanica. A seguito di queste nuove difficoltà naturali e umane, la popolazione del Rapace diminuì drasticamente fino ad ipotizzare una perdita del 50% all’inizio degli anni 90’. Nella zona di Castro Verde, citata precedentemente per il numero elevato di colonie, nel 1992 sopravvisse solo il 50% delle uova deposte a causa della mietitura e della lavorazione umana.

Le statistiche dicono che il numero degli esemplari negli ultimi dieci anni è diminuito drasticamente, stimando addirittura un calo dell’80% rispetto al decennio passato. Ecco perché è nata nel 2022 questa iniziativa di ricerca basata sull’osservazione da parte dei singoli volontari e delle varie associazioni ubicate sul territorio per definire un numero e uno spazio abitato da questa specie.

(cit. Aves de Portugal : ornitologia do território continental / Paulo Catry; Rafael Matias; António Teixeira; rev. Conceição Candeias. – Lisboa : Assírio & Alvim, 2010; Cap. águia-caçadeira (Circus pygargus); pagg 286-290)

L’albanella è solo una specie simbolo, al vertice della protezione ambientale perché la lista di specie nella stessa situazione è lunga.

La minaccia principale è senza dubbio l’agricoltura intensiva. L’utilizzo di macchinari per la lavorazione dei campi coltivi e la rapidità dei tempi di coltivazione causano la distruzione di numerosi nidi e di conseguenza delle uova.

Lo stato Portoghese si è attivato per contrastare almeno uno dei fattori di rischio, richiedendo più attenzione da parte dei contadini e risarcendo, per quanto possibile, la fetta di terreno nidificato affinché venga risparmiato dalla mietitura.

  • ALCUNE FASI DEL PROGETTO ATTUATE DA PALOMBAR:

CENSIMENTO, TUTELA, MONITORAGGIO

Il censimento iniziato l’anno scorso consiste nell’effettuare l’osservazione in punti strategici (habitat plausibili di nidificazione o caccia) e registrare ogni passaggio di esemplare.

TUTELA E PROTEZIONE DEI NIDI

Oltre al censimento della specie viene effettuato un lavoro concreto sul Parco Naturale del Douro Internacional in particolare nel Plan alto Mirandes.

Durante la primavera si cerca il più possibile di identificare le coppie, soprattutto durante la caccia o la fase del corteggiamento.

Una volta identificate si segnala l’area di possibile nidificazione e tramite osservazioni successive si attende di scoprire quando l’esemplare femmina scende e si nasconde dentro un punto di nidificazione potenziale. Se dovesse sostare a lungo all’interno del campo significa probabilmente che in quel luogo è presente il nido. Il periodo di incubazione è molto particolare e delicato. Una volta deposte le uova nel nido, la femmina rimane al suolo a proteggerlo dai predatori. Il maschio continua a volare occupandosi della caccia.

Una volta nati i cuccioli, la madre esce dal nido solo quando il maschio avvicinandosi porta il bottino di caccia. A quel punto, in volo, i due si scambiano la preda e la madre torna al nido per alimentare i piccoli.

Curiosità= Molto affascinante è anche osservare la danza d’amore tra il maschio e la femmina. La coppia sorvola il cielo azzurro incrociandosi e abbracciandosi senza mai toccarsi con una leggerezza e eleganza emozionante.

Durante le attività di monitorizzazione dedicata alla specie, si cerca di identificare e localizzare i nidi e in caso certo di scoperta si entra in contatto con gli agricoltori. Questi, se dovessero decidere di collaborare con il progetto eviteranno di mietere il coltivo nel circondario del nido.

Quando si scopre un nido abitato si aprono due possibili dinamiche

  1. Se nel nido sono presenti solo le uova chiuse e il contadino non acconsente alla tutela del nido, il protocollo indica di prelevare le uova dentro un’incubatrice. Sono poi portate in un centro specializzato, il quale riprodurrà le condizioni ideali di una covazione. Si estraggono dal campo perché la madre se dovesse sentirsi minacciata dalla presenza umana (contadini o altro) potrebbe abbandonare il nido prima della conclusione del processo di covazione e nascita, pertanto l’incubazione artificiale è il sistema più efficace per garantirne la nascita.
  2. Se il contadino appoggia il progetto e se nel nido sono presenti dei piccoli già nati allora si procede a recintare l’area circostante con una gabbia dal soffitto aperto, così da proteggere i piccoli da predatori e dalle macchine del contadino, il quale, in tempo di mietitura eviterà di tagliare quel fazzoletto di terra finché il nido non sarà abbandonato.

COSTRUZIONE DI UNA VOLIERA PER ASSISTERE I PICCOLI DALLA NASCITA ALLA MIGRAZIONE

Infine, è stata costruita da Palombar una grande voliera in un luogo isolato. Il progetto prevede l’introduzione e il mantenimento dei piccoli appena nati affiancati da una madre adottiva. Il fine è quello di assistere in maniera più naturale possibile il periodo critico della crescita dei piccoli. Alla fine dell’epoca di riproduzione, quando i piccoli sono completamente evoluti, le porte verranno aperte e i piccoli voleranno affrontando il loro primo viaggio.

L’alimentazione introdotta dall’associazione varia nelle settimane: inizialmente si nutrono con alimenti morti, successivamente vengono introdotti anche vivi affinché possano apprendere a procacciarsi il cibo in autonomia. 

Si spera che tutti questi interventi possano portare ad un aumento effettivo degli esemplari sul territorio e che tutte le varie associazioni collaborino per creare una grande rete che non serva ad allontanare queste bellissimo rapace ma a dargli la possibilità di danzare sopra i nostri cieli.

Quanti esemplari sono stati salvati quest’anno?

A fine progetto ve lo dirò!

Di seguito i risultati freschi di stampa del censimento effettuato in questo biennio:

Consiglio a tutti gli appassionati di bird watchig di programmare il prossimo viaggio verso questa Terra perché i cieli sono abitati da vite incredibili pronti a sorprendervi!

Collaborazioni e ringraziamenti:

  • Renato Amorim Esposito, disegnatore della grafica di copertina.
  • Luis Ribeiro (Palombar), mi ha assistito durante la fase di scrittura e correzione del testo. Un grazie particolare per tutte le nozioni e le spiegazioni ricevute sul campo e fuori.
  • Grazie a Pedro Alves (Biologo di Palombar), disponibilissimo nel concedermi l’utilizzo di gran parte delle fotografie scattate in questi anni durante le fasi del progetto.

Bibliografia e sitografia utilizzata:

  • Guia de Aves, O Guia de Campo mais completo das Aves de Portugal e da Europa, editor: Assírio & Alvim, março de 2022
  • Aves de Portugal : ornitologia do território continental / Paulo Catry; Rafael Matias; António Teixeira; rev. Conceição Candeias. – Lisboa : Assírio & Alvim, 2010
  • Atlas das Aves Nidificantes em Portugal, editor: Assírio & Alvim, novembro de 2008, pagg 170 – 171.
  • Articolo web: https://www.vidarural.pt/agroindustria/searas-aguia-cacadeira/

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